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Letture e materiali per le età dello sviluppo tipico e atipico

Libri per l'infanzia che raccontano storie di sviluppo atipico

10/2/2025

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Per conoscere come si è fatti e come è fatto il mondo che ci circonda con uno sguardo aperto e che sia allenato fin dai primi anni di vita a cogliere tutte le sfumature interiori ed esteriori, esistono preziosi strumenti come gli albi illustrati.

Martino piccolo lupo 
Testo di Gionata Bernasconi
Illustrazioni di Simona Mulazzani
Editrite Carthusia
Per Fondazione ARES

Il libro si rivolge a bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni ed è disponibile gratuitamente.

Martino ha comportamenti diversi rispetto agli altri lupi del branco, se ne sta in disparte, parla poco e non ulula alla luna come tutti gli altri. Manifesta una caratteristica molto comune alle persone nello spettro autistico: un’ipersensibilità sensoriale che quando gli si posa una farfalla sulla coda lo fa urlare urla in maniera fortissima e, a volte, spaventosa. Martino ha anche un interesse assorbente per i rossi frutti di un ciliegio selvatico che fissa, usa nel gioco e mangia diversamente dagli altri lupi. “Non sarà mai un vero lupo!”, dice il capobranco alla mamma lupa. L'inaspettato incontro con un’oca perdutasi nella nebbia, gli permetterà di creare il suo primo legame di amicizia. Martino riesce poi, con un piccolo incoraggiamento da parte della madre, che ne ha sempre preso le difese, a prendere coraggio e a tirare fuori il suo ululato per difendere la sua amica oca da una volpe, riuscendo a conquistarsi il rispetto e l’integrazione nel branco, disposto ora ad accoglierlo e a valorizzarne le capacità.



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I cinque malfatti
Autrice: Beatrice Alemagna
Editrice: Topipittori

L'albo è consigliato a partire dai 5 anni e racconta di cinque personaggi definiti come “cosi malfatti” per un aspetto e per caratteristiche decisamente insolite e particolari. Vivono tutti insieme felici in una casa strampalata come loro. Sono consapevoli del loro essere “malfatti” e passano il tempo a discutere su quale tra loro sia il più “malfatto”, rallegrandosene molto.

Un giorno un personaggio straordinario e, soprattutto, “perfetto” si presenta a casa loro e mette in discussione il loro essere e il loro modo di vivere, facendoli inizialmente dubitare di loro e del loro essere.

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I programmi di comunicazione basati sui segni

10/2/2025

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In presenza di un certo grado di ritardo del linguaggio, i segni possono aumentare gli scambi comunicativi. In questo modo si possono ridurre le frustrazioni derivanti da incomprensioni e si facilitano la socializzazione e le relazioni positive con l'ambiente.

Il Programma BABY SIGNS® è una modalità di espressione pre-verbale, basata su semplicissimi segni, che permette ai bambini e alle bambine di comunicare, con le loro mani, molti mesi prima di iniziare a parlare. Il programma, infatti, si basa sulla comunicazione gestuale, anzi segnata, ed offre a bambini e alle bambine di età compresa tra 0 e 24 mesi la possibilità di imparare a comunicare bisogni, pensieri ed emozioni attraverso i gesti simbolici delle mani.
Questa tecnica di comunicazione precoce funge da ponte di comunicazione prima dello sviluppo del linguaggio e si basa su gesti semplici che hanno la loro origine nella lingua dei segni.
Baby Signs nasce, negli Stati Uniti, dalle prime osservazioni delle psicologhe Linda Acredolo e Susan Goodwin sui comportamenti comunicativi spontanei di neonati e bambini. In particolare, le psicologhe, hanno osservato che i bambini nati da genitori sordi e che guardano i segni dei loro genitori praticamente dalla nascita, comunicano più facilmente dei figli di genitori udenti e sono meno frustrati perché possono esprimere i loro bisogni senza dover ricorrere al pianto.
Le studiose nelle loro ricerche hanno scoperto che, intorno ai nove mesi, i bambini possono comprendere e comunicare fino a 75 concetti diversi attraverso i gesti, usando solamente le manine.
Inoltre attraverso studi diversi, le fondatrici, hanno dimostrato che il programma Baby Signs:

  • supporta lo sviluppo verbale di parole e frasi;
  • favorisce lo sviluppo socio-affettivo migliorando il rapporto genitore-figlio e l’autocontrollo delle emozioni e dei comportamenti dei bambini;
  • stimola lo sviluppo cognitivo potenziando la capacità di astrazione, l’abilità di memoria e l’attenzione visiva.
Per ulteriori approfondimenti: https://www.babysignsitalia.com/

Altri programmi italiani:

SegniAMO Bimbi
SegnInCanto

Oltre ai progetti appena descritti, i testi “Parla con tuo figlio” (V. Colonna, 2008) e “Parla con tuo figlio. Il linguaggio dei segni per il neonato” (V. Colonna, Leggereditore, 2019) possono essere un valido supporto per iniziare a segnare con i bambini e le bambine.

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    Autrice

    Nel corso di Neuropsicologia della prima infanzia per la laurea triennale in Scienze dell'Educazione della IUL assieme alla tutor Alessandra Camperi e con studenti e laureande/i approfondiamo alcune risorse utili nella pratica educativa.
    Nessuna sponsorizzazione da dichiarare.

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    Febbraio 2025

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